21/04/13

OCCHIO AGLI AVVERSARI. Antonio Perillo: Il Cagliari ha voglia di rivalsa

Sulla carta non ci sarebbe partita. E non tanto per la differenza di punti, quelli si sa, contano relativamente. Ma le assenze di alcuni uomini cardine potrebbero influire più di quanto si pensa. Ci saranno Astori e Nainggolan, due che, Cellino permettendo potrebbero ritrovarsi sull’altra sponda tra qualche mese. Il Napoli li corteggia, ma sarebbe già tanto prenderne uno. Pulga non ha più niente da chiedere al campionato. Una salvezza che non è matematica, ma poco ci manca, e una qualificazione europea che sembra mera utopia. Il limbo dunque, quella zona del non dentro e non fuori. Stimoli pochi, motivazioni tante però. Un controsenso probabilmente. La medaglia dalla doppia faccia, perché se da un lato la classifica non spinge per un successo fondamentale, dall’altro ci sono voglie di rivalsa che da tempo ormai animano questa sfida. Ne sa qualcosa Conti, che però non sarà della sfida. Così come Cossu e Pinilla, mica gli ultimi arrivati. Il tecnico dei sardi si affida al 4-3-3 con Agazzi tra i pali, Perico, Rossettini, Astori e Murru in difesa; Dessena, Nanggolan ed Ekdal a centrocampo; Thiago Ribeiro, Sau ed Ibarbo in avanti.
Come gioca il Cagliari
E’ la terza squadra ad aver fatto più punti nel girone di ritorno. Fosse cominciato prima quello, adesso sarebbe in champions. La difesa è piuttosto solida, con Astori punto di riferimento principale. Centrocampo molto fisico grazie alla prestanza di Dessena e soprattutto di Nanggolan, il pupillo di Mazzarri. Il belga sa fare bene entrambe le fasi, ed è quello da cui passano più palloni. Ekdal invece ha maggior estro e inventiva, va tenuto d’occhio specialmente nei tiri da fuori. La vera forza è in attacco, dove Cellino ha confezionato proprio un bel pacchetto offensivo. Dei tre, quello forse più innocuo è Ribeiro, che a differenza di Ibarbo e Sau ha lasciato meno il segno quest’anno. Il primo è una saetta, un fulmine che agisce spesso partendo largo a destra. Velocità disarmante e buon dribbling, se in giornata, son dolori di pancia per chiunque provi a marcarlo. Il secondo invece si è dimostrato all’altezza del salto di categoria: rapido e col senso del gol, l’ex attaccante della Juve Stabia è davvero il pericolo numero uno di questi tempi. L’assenza di Pinilla lo rimette nella mischia, e lui di sicuro non vorrà più uscirci.
Antonio Perillo

14/04/13

MILAN – NAPOLI. Così in campo. Azzurri a San Siro per blindare il secondo posto


Milan Napoli daranno vita al big match della 32esima giornata di serie A domenica 14 aprile alle ore 20:45. Allegri dovrà fare a meno di Balotelli, ma potrebbe accontentarsi di un pareggio per mantenere aperto il discorso sul secondo posto. Mazzarri invece ha tutta la rosa a disposizione e metterà in campo i migliori giocatori. Ecco le novità delle due formazioni:
Formazione Milan: Non ci sarà Balotelli, squalificato per tre giornate dal giudice sportivo, ma Allegri non cambierà modulo e continuerà a giocare con il 4-3-3. Al posto dell'ex giocatore del City ci sarà dal primo minuto Pazzini, con El Shaarawy Boateng ai suoi lati. Attenzione però al possibile inserimento dal primo minuto di Niang, con il ghanese che scalerebbe sulla linea dei centrocampisti conMuntari Montolivo, mandando così in panchina Flamini. Nella difesa a quattro tutto confermato con Abate, Mexes, Zapata e De Sciglio (in vantaggio su Constant).
Formazione Napoli: Gli ospiti giocheranno con il consueto 3-4-1-2 con Pandev (che come sempre dovrebbe far staffetta e uscire nel secondo tempo per Insigne) e Cavani in attacco, supportati da Hamsik. In mezzo al campo ci saranno i titolarissimi Dzemaili Behrami con le corsie esterne occupate da Maggio e Zuniga. Ancora panchina per Armero quindi. In difesa l'unico dubbio di Mazzarri è chi mettere insieme a Campagnaro e Cannavaro. Britos o Gamberini? Verrà deciso solo all'ultimo minuto ma il primo attualmente sembra in vantaggio. 
Probabili formazioni Milan – Napoli del 14 aprile 2013
Milan(4-3-3): Abbiati, Abate, Zapata, Mexes, De Sciglio; Boateng, Montolivo, Muntari; Niang, Pazzini, El Shaarawy. All. Allegri
Napoli (3-5-1-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Dzemaili, Behrami, Hamsik, Zuniga; Pandev; Cavani. All. Mazzarri.

Mazzarri: “Milan-Napoli, non facciamo calcoli, in ogni caso andrà bene, si può vincere giocando male”



Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di "Napoli Magazine", alla vigilia di Milan-Napoli, trentaduesimo turno del campionato di serie A.
- Milan-Napoli, è una finale o uno spareggio?
"E' una partita da tre punti, una partita importante. Ci possiamo giocare delle chances notevoli per la Champions. Milan-Napoli è sempre stata una sfida di grande fascino. Dai tempi di Maradona ad oggi ci sono stati incontri sempre avvincenti".
- Il Napoli non vince a Milano da 27 anni…
"Ricordo una partita col Milan dove abbiamo pareggiato, ero molto contento per la prestazione. Spesso si subiva il blasone della squadra avversaria. Ultimamente sono fiducioso, perche' l'interpretazione delle gare e' migliorata".
- Dispiace aver perso punti per strada nella corsa scudetto?
"Se si ragiona cosi' non si finisce mai. Non si puo' vincere sempre, con 150 punti. Siamo la squadra che ha fatto meglio rispetto all'anno scorso. Noi siamo a +14 sulla passata stagione, mentre il Milan è a -6".
- Il Napoli ha due risultati su tre a disposizione…
"Non dobbiamo fare calcoli, altrimenti finiamo male. Male che vada saremo un punto sopra".
- Nel Milan non ci sarà Balotelli…
"Ma c'e' Pazzini, che e' un grande attaccante".
- Quest'anno non avete mai vinto in casa di una grande…
"Io guardo alla prestazione. Con l'Inter abbiamo dominato, giocando senza timore. Al primo calcio d'angolo hanno trovato il gol. Possiamo giocarcela ovunque".
- In difesa conta di riconfermare Britos? C'e' grande ottimismo alla vigilia del match…
"Quando si dà troppo per scontato una cosa non e' un bene. Non si dice mai: "Domenica vinciamo mister…". Io poi magari mi toccavo, ricordo anche i primi tempi a Napoli. Britos ha fatto molto bene e potrebbe essere riconfermato. Palla al piede, sa muoversi. Dovrebbe giocare".
- Sfida Hamsik-Montolivo…
"Sono due belle squadra, non penso ai singoli".
- Le fa piacere vincere giocando anche male…
"Qualche volta si. Se si vince di tanto in tanto cosi' non e' un male".
- Allegri le ha fatto i complimenti…
"Lo ringrazio".
- Tutti i calciatori del Milan dicono che possono vincere…
"Si, è vero. Anche il ragazzino che viene dalla Francia l'ha detto".
- Ricorda le mascherine anti Napoli a Milano?
"Si parla di razzismo, anche questo non va bene. Vorrei parlare della partita. Lasciamo stare certe cose".
- Dal match d'andata ad oggi il Napoli è maturato?
"Mi ricordo che sul 2-0 Insigne avrebbe potuto far segnare Cavani. Hamsik avrebbe potuto segnare il 3-1. Un pò di timore c'è".
- Fase attiva e passiva, sarà un match combattuto…
"Anche El Shaarawy corre tanto per la squadra, succede anche a noi".
- Pensa di partire subito all'attacco?
"Il calcio e' una materia strana, abbiamo preparato tutto nei minimi dettagli".
- Martedì vi allenerete a porte aperte al San Paolo nel giorno della finale di Coppa Italia Primavera…
"E' comunque un evento, una bella cosa. E' giusto che ci sia attenzione sul settore giovanile. In Italia c'e' tanto materiale importante".
- Siamo così sicuri che per il primo posto non c'e' piu' nulla da fare?
"Noi pensiamo a vincere, poi non possiamo sapere cosa fanno gli altri. Fin che la matematica non ci condanna. Le quarte o le quinte sperano di arrivare seconde o terze, per cui puo' succedere di tutto. Ma e' anche vero che le percentuali sono bassissime".
Fonte Napolimagazine

02/04/13

Dzemaili: “Sana competizione a centrocampo. Io attaccante? Non scherziamo”


Blerim Dzemaili, centrocampista svizzero del Napoli, ha rilasciato una breve intervista a Blich.ch:
Avevi mai fatto una tripletta?
"No, è la prima volta. Avevo già segnato due gol in una partita ma mai tre. Eppure era una partita speciale contro la mia ex squadra".
La vittoria è stata per voi e per la squadra un vero colpo per scacciare una mini-crisi?
"Sono contento per la vittoria arrivata dopo 6 partite nelle quali abbiamo avuto problemi ma siamo tornati sulla strada del successo. Senza queste battute d'arresto avremmo potuto competere per il titolo".
Ti giochi il tuo posto in squadra con due connazionali, Behrami e Inler…
"La concorrenza è grande perché uno dei tre deve sempre andare in panchina. Ma si tratta di una sana competizione".
Il problema è risolto: puoi giocare d'attaccante
"Non esageriamo. Ma il mio record di 6 gol in una stagione l'ho già raggiunto".
Fonte: Calcionapoli24

Cavani è super, ma la difesa è un colabrodo



Cavani è tornato Cavani, quattro gol in due partite, e così il Napoli ha potuto respingere il forte assalto del Milan al secondo posto.    È stata una notte da impazzire, quella all'Olimpico di Torino, contro i granata di Ventura passati nell'arco di pochissimi minuti dalla gioia per la vittoria all'amarezza per la sconfitta, con quel ko inferto da Dzemaili – tre gol per il centrocampista svizzero che faticava a trovare posto in squadra, chiuso dai connazionali Inler e Behrami – e dall'uruguaiano, che prima della partita, sedendosi in panchina, aveva mostrato un sorriso di circostanza ai cameramen e ai fotografi. Dentro aveva il fuoco. Lui giocherebbe sempre, ha preteso di scendere in campo anche in Europa League. Aveva accettato di sedere tra le riserve finché Mazzarri non lo ha schierato al posto di Insigne. Con una punizione spettacolare e un colpo di testa millimetrico ha deciso la partita. Ventidue gol in campionato, scavalcato Careca nella classifica dei bomber del Napoli. Non ci sono limiti per Cavani, che con questo score è al centro dei progetti di almeno tre grandi club stranieri. Ma per portarlo via a De Laurentiis servono 70 milioni, oneri compresi. I tifosi del Napoli – e tra questo dev'esserci lo stesso presidente – si augurano che tale offerta non arrivi mai affinché Cavani possa essere ancora il leader dell'attacco del Napoli. Le ipotesi proposte per la sua sostituzione, da Damiao a Gomez, sono interessanti, ma nessuno di questi attaccanti ha la sua forza e i suoi numeri. 
La sosta e le assenze (De Sanctis e Campagnaro infortunati; Inler fuori per scelta di Mazzarri) non hanno danneggiato il Napoli, ma a fronte della ritrovata vena realizzativa – otto gol in due partite – ci sono gli errori difensivi. S'erano visti contro l'Atalanta e sono stati ripetuti a Torino. La strigliata di Dzemaili è stata opportuna: non si possono segnare in una partita dai tre ai cinque gol per vincere. Mazzarri deve registrare il reparto, che avrebbe probabilmente bisogno di una maggiore copertura sui lati. La linea a tre non regge più, ci sono giocatori che avvertono il peso della stanchezza.
Domenica, intanto, il Napoli ha la possibilità di compiere un allungo in classifica perché il Milan – solidissimo in difesa, al contrario degli azzurri – gioca a Firenze e Montella cercherà il colpo per avvicinarsi ad Allegri. Al San Paolo si presenta il Genoa, che sta cercando di tirarsi definitivamente fuori dalla zona a rischio della classifica. Peccato che il Napoli abbia ritrovato lo sprint e lo spirito di gruppo (oltre ai benedetti gol di Cavani) adesso, con la Juve a nove punti: questa squadra avrebbe potuto dar vita ad un bel duello per lo scudetto, quello che i bianconeri si apprestano a vincere nuovamente. Non c'è mai storia con loro, Conte ha creato una squadra di ferro e l'intercambiabilità degli attaccanti non è un problema, anzi è un vantaggio. Per la Juve non ci sarà modo di tirare il fiato: torna in campo martedì a Monaco contro il Bayern, avanti con il sogno Champions.

Fonte Il Mattino

LA PAGELLA DI TORINO-NAPOLI 3-5. DZEMAILI E CAVANI MATANO IL TORO

Il Napoli in una gara incredibile riesce ad ottenere i 3 punti allo stadio Olimpico di Torino. Protagonista assoluto Dzemaili che realizza la sua prima tripletta in carriera, ma anche il Matador Cavani che entrando dalla panchina riesce a mettere a segno i due goal finali che regalano la vittoria ai partenopei. Prestazione inguardabile di Britos, ma quello che conta è il risultato finale. 
LA PAGELLA DI LUCA PERILLO
ROSATI: non particolarmente colpevole sui tre goal avversari. VOTO: 6
GAMBERINI: ordinato però un po' lento. A differenza di Campagnaro accompagna poche volte la manovra. VOTO: 6
CANNAVARO: rischia di commettere un fallo da rigore in una gara per lui e per la difesa azzurra non facile. VOTO: 6
BRITOS: due erroracci, uno peggiore dell'altro, che rischiano di far saltare la vittoria azzurra. Due enormi cali di concentrazione che a questo livello non dovrebbero verificarsi VOTO: 4 ( dal 79" ARMERO: regala un assist al bacio per Cavani. S.V. ) 
MAGGIO: gioca bene in questa serata, spinge sulla destra e si procura il rigore sprecato da Hamsik. Anche in fase difensiva garantisce una prestazione solida. VOTO: 7
BEHRAMI: guerriero come sempre, pressing costante sugli avversari. VOTO: 7
DZEMAILI: man of the match. Prestazione incredibile, fa quello che di solito deve fare Hamsik, inserendosi benissimo senza palla e realizzando addirittura tre gol contro la sua ex squadra fuori casa. VOTO: 9 ( dall'87" ROLANDO: S.V. )
ZUNIGA: buona prestazione, spinge con costanza sulla sinistra e se la cava più che bene anche in fase di copertura nonostante il suo avversario sia un certo Cerci. Suo lo spunto che regala il secondo goal del Napoli. VOTO: 7
HAMSIK: peccato solo per il rigore sbagliato, unico difetto di una prestazione più che buona e che lo ha visto spesso nel vivo della manovra. VOTO. 7
INSIGNE: buono lo schema su calcio d'angolo battuto da lui che serve Dzemaili per il primo gol del match. Un po' spento per tutto il corso della partita, soprattutto nel primo tempo. VOTO: 6 (dal 65° CAVANI: subito protagonista in negativo con una palla che prende di braccio in area di rigore causando il rigore per la formazione avversaria. Realizza una punizione da favola che regala i tre punti per gli azzurri e poi nel finale arriva anche la doppietta di testa che chiude la partita. VOTO: 8 )
PANDEV: prestazione blanda, partita di sacrificio con pochi guizzi per il macedone in fase offensiva nonostante siano ben cinque i gol dei partenopei. VOTO: 6
All. MAZZARRI: il suo Napoli riesce a vincere una gara mozzafiato e combattutissima fino all'ultimo minuto con numerosi colpi di scena allo stadio Olimpico di Torino. Indovina i cambi nel finale. VOTO: 7
Luca Perillo

30/03/13

De Laurentiis: “I Nazionali? Si poteva giocare a Pasquetta. Stasera guarderò negli occhi i ragazzi. Dico a Rosati: sei un grande portiere!”


Aurelio De Laurentiis, il Presidente del Napoli, rilascia un'esclusiva ai microfoni di Radio Marte, l'emittente ufficiale, durante Marte Sport Live: "Non è un problema di giocare di sabato santo, ma io sono molto preoccupato e sono anche molto deluso dal lavoro della mia lega, come se in fondo non ci sia gente che pensa, gente che usa il cervello: noi abbiamo detto di rifare la lega, di fare tabula rasa, è arrivato il momento di portare gente nuova; nessuno ha lo spirito di impresa, tutti quanti tirano a campare. Allora noi abbiamo le partite internazionali, era preventivabile che qualcuno arrivasse in ritardo, e quindi io non ce la faccio da solo a blindare i miei giocatori e a non mandarli in nazionali, ma che in casa nostra siamo così incapaci di organizzare le cose al meglio mi crea un grandissimo disagio: che bisogno c'è di giocare di sabato? Quattro nazioni europee, più importanti economicamente della nostra, Francia, Inghilterra, Spagna e Germania, giocano il giorno di Pasqua! Cosa ci impediva di giocare il giorno di pasquetta, o di martedì? E' antipatico che lo si debba ripetere in continuazione. Non voglio sembrare quello a cui non va bene mai nulla, ma io mi trovo in mezzo ad un mondo in cui non mi stanno bene certe cose: io già non sono d'accordo con questo teatrino che sta accadendo a livello politico, non sono d'accordo con la poca serietà degli italiani in questo periodo storico, e a maggior ragione non mi sta bene che la lega sia passiva.
Stasera decollerò per Torino e guarderò i miei ragazzi negli occhi. Sono contento che Rosati torni a giocare: lui è un bravissimo portiere! Aveva bisogno di un'altra occasione. A Napoli dobbiamo avere pazienza. Noi siamo portatori sani di eroica pazienza, e solo allo stadio non dobbiamo averla? Sento dire che Rosati viene fischiato, ma chi lo dice? Rosati è un grandissimo portiere e non possiamo danneggiare le persone in questo modo altrimenti saremo dei stupidi. Dovete considerare che sono ragazzi, sono sottoposti a mille sollecitazioni, magari sono abituati a vivere in un altro paese, sono lontani dalle loro abitudini, dalle loro culture, non sono dei cyborg. Quando vediamo Batman al cinema va tutto bene, ma quando andiamo allo stadio noi vediamo l'uomo vero. Stasera mi auguro che sia una bellissima partita, sono contento che la nostra difesa sia organizzata durante la settimana perché non sono partiti. Ci hanno sempre rimproverato che senza Cavani non si segna, che non è vero dato che Pandev e Hamsik hanno segnato, insieme ad Insigne ed a Maggio, Dzemaili, Inler, addirittura ha segnato anche Cannavaro, noi siamo una squadra che segna, l'importante è impostare bene la partita senza aver paura: mando un in bocca al lupo a tutti, e un abbraccio paterno a Rosati: sii arrabbiato, sii affamato, da questa sera riparte la tua grande attività che per me non s'è mai interrotta, né professionalmente né personalmente!
Voglio esprimere solidarietà a Cellino: apriamo questi stadi! Le autorità cagliaritane stanno facendo un buco nell'acqua, e ridicolizzano il paese, dato che sono espressione del paese stesso. Cagliari rappresenta tutta la Sardegna e dev'essere così sbeffeggiata? Il calcio dev'essere una festa! Già abbiamo il problema ancestrale delle tifoserie, che è qualcosa che dobbiamo estirpare. Poi le autorità costituite sono inadeguate: la loro cultura non gli permette di capire i problemi veri, e si occupano solo di quello in cui sono abituati a fare mnemonicamente e non ad applicare la legge nei casi di specie. Credo sia un'ingiustizia grossissima far giocare il Cagliari a porte chiuse.
Ci sono molte persone anche nel mondo del calcio che mi dicono che dobbiamo alzare l'asticella degli stipendi, dobbiamo non prendere i diritti d'immagine… Io sono stato un antesignano del diritto d'immagine, poi vengo a sapere che Rumenigge lo fa da anni. Io non ottengo soldi dal sindaco e dalla regione: se i soldi non li mettevo io per comprare il Napoli al tribunale nessuno me li dava, così come se i soldi per lo stadio. Il comune ha un miliardo e mezzo di debiti, ed abbiamo tanti problemi nella città di Napoli.
Ai miei tifosi dico che questo è un momento che va vissuto con serenità, che è difficile trovare ultimamente. Noi napoletani però abbiamo la capacità in più di avere più pazienza. Cerchiamo di accelerare, non siamo così scoglionati, cerchiamo di dare il meglio di noi stessi affinché tutti possiamo avere un futuro migliore".
Fonte Tuttonapoli

Rosati tra i pali col Torino: “Sono sereno, mi sento pronto”


Fatalità, destino, disgrazie altrui da sfruttare con rabbia e determinazione (e anche, forse, con un pizzico di cinismo). Da qualsiasi angolazione la si guardi, la situazione per Antonio Rosati non cambia di una virgola: che sia affranto per quanto accaduto al compagno De Sanctis oppure poco sentimentalista, è comunque arrivato nuovamente il suo momento. Tredici mesi dopo il suo unico gettone di presenza in campionato, l'infortunio in cui è incappato Morgan in Nazionale, gli ha spalancato i pali della porta nella gara contro il Torino. Allineato e coperto: Rosati deve gettarsi alle spalle le polemiche e i veleni per i suoi flop in Europa League. Per lui, solo giovedì neri, spesso nerissimi. Mazzarri si era affidato a lui per gare europee. Ma Rosati non ha retto all'emozione: troppe le indecisioni nelle gare chiavi con il Psv e in casa col Dnipro. Tant'è che il tecnico azzurro, nelle partite a eliminazione diretta con il Viktoria Plzen lo ha messo da parte, relegandolo in panchina anche in Coppa Italia, partita che di solito viene lasciata alle riserve. In fondo, come dare torto a Mazzarri? Troppe le incertezze dell'ex enfant prodige del Lecce, arrivato al Napoli nell'estate di due anni fa, pagato poco più di 3 milioni di euro. Rosati, oggettivamente in difficoltà in questa stagione, ieri mattina è stato a lungo seduto a bordo campo a parlare con Nunzio Papale, il preparatore. Una mezz'ora di confessione per cercare di capire alcuni il suo stato d'animo. "Sono sereno giuro, non ho paura, sono tranquillo", ha ripetuto come un mantra. Sicuramente non lo ha aiutato negli ultimi mesi l'atteggiamento di una parte della tifoseria che dietro il recinto del campo gli ha ricordato con ironia le sue defaillance tra i pali. Rosati non è sordo e tutto questo gli ha dato effettivamente fastidio. Da quando è qui, Rosati ha tolto la maglia da titolare a De Sanctis solo in una occasione: il 17 febbraio del 2012, in Fiorentina-Napoli. Finì 0-3 e Mazzarri fece riposare De Sanctis perchè tre giorni dopo c'era la sfida con il Chelsea. Dall'esordio in serie A, sotto la guida di Zeman, il 13 febbraio 2005 contro il Chievo, passando attraverso le gare con Papadopulo e con Gigi De Canio, il ragazzone di Palombara Sabina (la sua famiglia abita da sempre a Stazzano, pochi chilometri da Roma) vanta prima di Napoli una carriera di tutto rispetto. Scoperto nel 2001 da Pantaleo Corvino nella Lodigiani, balzò alla ribalta per aver parato tre rigori nella finale scudetto Primavera che il Lecce di Roberto Rizzo ha vinto nel 2002. La trafila nel settore giovanile giallorosso, poi le stagioni da protagonista in prima squadra, con 43 presenze in Serie A e 72 in B.
"Sì, il mio preparatore dei portieri mi ha detto che Rosati è pronto". Mazzarri battezza così il ritorno tra i pali dell'ex Lecce. A dare il via libera uno dei suoi fedelissimi, Nunzio Papale. Fa parte dello staff del tecnico da ben 12 anni. Classe 1955, è catanese (esattamente di Belpasso), ha conosciuto Mazzarri ad Acireale, ben 12 anni fa. Papale da giocatore è stato una bandiera del Catania e tra i compagni di squadra più illustri ha avuto Claudio Ranieri. L'esordio in prima squadra risale alla stagione 1976/1977 con il Catania in Serie B. La lunga avventura in rossoazzurro prosegue fino al 1983/84 con parentesi ad Acireale e Siracusa. Nel 1982/83 la promozione in Serie A sotto la guida di Gianni De Marzio. Quindi il passaggio all'Atletico Catania in Serie C dove chiude l'esperienza da calciatore nella stagione 1987/88. Di Mazzarri è ormai un inseparabile. Lo ha seguito ovunque: Pistoiese, Reggina e Sampdoria.
Fonte: Il Mattino

Campagnaro e Pandev, forfait “per stress da Nazionale”


Secondo quanto riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, Hugo Campagnaro e Goran Pandev sono stati risparmiati da Mazzarri per stress da nazionale. Il difensore argentino reduce dalle fatiche di una gara giocata a 3600 metri sul livello del mare che ha provocato disturbi a Messi (vomito nell’intervallo), a Lavezzi (che ha chiesto ossigeno) e a tutti gli altri, è rientrato a Napoli in condizioni precarie. L'attaccante macedone, invece, è alle prese con un leggero affaticamento e Mazzarri sta pensando di fermarlo ma molto dipende dall’impiego di Cavani. Fino all’ultimo resterà in bilico.
Fonte calcionapoli24