18/01/12

Il Napoli in casa va malissimo: come media punti è dodicesimo e come punti reali è ottavo



I numeri di questa prima parte di stagione — domenica prossima a Siena si chiude il girone di andata — inchiodano il Napoli. E le parole di Walter Mazzarri, pronunciate immediatamente dopo il pari interno col Bologna nel monday night di lunedì scorso, ora appaiono come una sentenza senza appello. Gli azzurri sembrano soffrire della «Sindrome del San Paolo», perchè a Fuorigrotta il ruolino di marcia dei partenopei è da parte bassa della classifica. Paradossalmente hanno fatto meglio anche squadre come Chievo Verona, Catania e Parma. Perchè il Napoli, che di gare interne ne ha disputate dieci rispetto alle 8-9 delle altre, ha una media punti a partita di 1,6. I veneti sono a quota 1,8, gli etnei a 1,75 e gli emiliani addirittura a 2. Al San Paolo, la rete di De Sanctis si è gonfiata 13 volte. E gli azzurri sono soltanto la quindicesima difesa della serie A tra le mura amiche. Un dato statisticamente incredibile se paragonato alle performance esterne. Dove la squadra di Mazzarri ha subito soltanto sette gol ed è una delle migliori retroguardie del campionato. Nonostante l’attacco partenopeo stia trovando con più facilità la via della rete — in casa ha messo a segno 21 gol ed è il top nel massimo torneo insieme al Milan — le difficoltà sono tutte nella gestione della fase passiva. Ed anche su questo versante, il tecnico toscano ha evidenziato le lacune che si sono manifestate nel corso di questa prima fase della stagione. Problemi complessivi, naturalmente, e non certo di un solo reparto. Da rodare c’è la capacità interdittiva del centrocampo. Quando la difesa si schiera, con Maggio e Dossena (o Zuniga) che si posizionano sulla linea dei tre centrali arretrati, a fronteggiare in mediana l’attacco avversario ci sono i due centrocampisti: Gargano e Inler, spesso aiutati da Hamsik e Cavani. Ma se l’uruguagio tascabile ha confermato tutte le sue doti di interdizione, un giocatore tecnico come lo svizzero sta soffrendo più del dovuto in fase passiva. Le qualità di Inler non sono in discussione, ma probabilmente sarà necessario escogitare qualcosa per proteggere maggiormente la difesa del Napoli. Soprattutto sulle ripartenze avversarie, quando maggiormente è andata in crisi la retroguardia azzurra.
L’altro problema, che i partenopei stanno incontrando tra le mura amiche, è la difficoltà nel superare i catenacci che le cosiddette provinciali sistemano davanti alla propria porta. Fiorentina e Bologna, ad esempio, hanno giocato novanta minuti presidiando la metà campo difensiva. E sono stati pareggi interni in entrambi i casi. La sconfitta col Parma nasce dalla frenesia, che ha causato falle evidenti nella retroguardia, di ribaltare un risultato negativo. Frenesia che ha prodotto disagi anche nella pericolosità offensiva della squadra di Mazzarri. Anche qui i numeri sono di conforto alle tesi esplicitate dall’allenatore. Contro Milan, Udinese, Lazio, Inter e Juventus, la percentuale di produzione offensiva del Napoli ha abbondantemente superato il 50% toccando punte, come con i bianconeri e i nerazzurri, del 61% e del 69%. Dato che crolla però contro le provinciali: addirittura giù fino al 27,1% col Chievo, al 34,8% contro la Fiorentina, al 36,1% con l’Atalanta e anche al 37,3% nella partita in terra sarda contro il Cagliari. Un dato positivo, in questa situazione di stallo, è dettato dalla crescita nel possesso palla del Napoli rispetto allo scorso campionato. Quasi sempre sopra il 50%, gli azzurri sono riusciti a mantenere il pallino del gioco anche contro le grandi. Le uniche due formazioni, sempre al San Paolo, che hanno fatto registrare un possesso palla superiore rispetto agli azzurri sono state le capoclassifica Milan e Juventus. Ma in entrambe le occasioni, il Napoli è riuscito a ottenere prestazioni importanti: con i rossoneri una vittoria netta e impotrante anche sotto il profilo del gioco, contro i piemontesi un pareggio maturato soltanto per sfortuna nel finale di gara con una squadra stanca per gli impegni Champions.

Felice Naddeo (Corriere del Mezzogiorno)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve,
volevo sapere, per favore, come contattare il responsabile del blog per proporre una collaborazione. Il mio indirizzo email è refsporty4@gmail.com .
Grazie.
Un saluto,
Valeria