Nella vittoria per 3-0 dell'Italia sull'Irlanda del Nord, c'è un calciatore particolarmente felice. E' Morgan De Sanctis, al quale il ct Cesare Prandelli ha riservato una standing ovation dello stadio di Pescara, facendolo entrare al posto di Gigi Buffon gli ultimi 15 minuti: "C'erano tre cambi, bisognava vedere chi doveva giocare, alla fine il mister ha scelto me. Se n'era parlato tanto. Non so come spiegarvi il mio stato d'animo, perché sono rientrato in questo gruppo dopo un po' di tempo che ne ero fuori e soprattutto rientravri alla mia età... Io ho sempre fatto il mio dovere, non ho mai protestato per le scelte fatte precedentemente da Prandelli perché erano scelte condivisibili. Dietro Buffon c'era bisogno di assicurare un futuro alla lunga, visto che Gigi sta ancora bene fisicamente, e quindi Viviano e Sirigu sono ottime alternative. Io c'ho sempre creduto. Con la maglia azzurra addosso si ha una grande responsabilità addosso, per me è sempre un grande onore e bisogna avere rispetto. L'Italia ha bisogno di esempi e comportandoci bene possiamo darlo, specie ai giovani in un'epoca come quella attuale. Lo scudetto con il Napoli? Da due anni e mezzo penso di essere diventato napoletano e quindi quella parola non la dico. Noi sappiamo che dobbiamo continuare a fare bene come abbiamo fatto finora, passo dopo passo, e poi vedremo".
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