
Nel post partita di Napoli-Inter, terminata 1-0 per gli azzurri, il presidente Aurelio De Laurentiis non ha rilasciato interviste televisive ma è intervenuto telefonicamente su Sportitalia a “Che DomenicA” parlando a 360° e senza remore su ciò che non gli piace del mondo del calcio. Ecco quanto evidenzia il portale Tuttonapoli.net.
Su Napoli-Inter e il progetto Napoli: “Questo progetto è un progetto coerente, un progetto di crescita continua che ci porterà sempre più in alto. Petrucci ci ha elogiato, detto da lui vale doppio come complimento perché è molto avido di complimenti ed è un uomo molto competente. Tifosi? Io li ricambio con quello che posso perché i tifosi sono straordinari e c’è una simbiosi perfetta. Partita? Prestazione eccellente, non posso lamentarmi dei miei ragazzi.”
Un commento sul momento dell’ex tecnico Edy Reja: “Non conosco la situazione attuale della Lazio ma non capisco i motivi degli attriti visto che la Lazio sta facendo un campionato straordinario, dobbiamo tener conto anche del fatto che la Lazio sta facendo l’Europa League che è una competizione dispendiosa che non serve veramente a nulla. La vittoria di questa sera comunque, credo dimostri che la squadra è con lui. Sono felicissimo per lui perché, anche grazie a noi, sta vivendo una seconda giovinezza: se la merita tutta”.
L’attacco a Platini e Blatter: “È molto difficile competere ad alti livelli su 3 competizioni perché questo deriva da una visione del calcio antica che viene dai vari Blatter, dai vari Platini. Questi padroni del calcio dovrebbero capire che sono i club a far girare la ruota e quindi dovrebbero essere i club ad essere i padroni del calcio ma parlare con queste persone è difficilissimo perché ognuno pensa alla propria carriera ed è attaccato alla propria poltrona. Questa visione del calcio penalizza tantissimo i tifosi e non si fa perché grazie a loro che i giocatori hanno la possibilità di fare quello che fanno. Rivoluzione? A me piacerebbe fare una specie di G100 con i più grandi club d’Europa perché è assurdo che i club debbano essere portati per mano come bambini da persone esterne alle società. Pensate che la Lega di Serie A si fa le guerre al proprio interno senza capire che il problema è superiore, che non viene da dentro”.
Infine la richiesta a Fassone: “Io stasera ho detto a Fassone, il nostro direttore generale, di fare una richiesta ufficiale alla Uefa per far sperimentare all’Italia gli arbitri di porta”.
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