
Zdenek Zeman intervistato dal Corriere dello Sport in vista del derby tra Roma e Lazio.
Sulla panchina della Roma c’è stato un periodo in cui lei ne ha persi quattro. Come si sentiva? E cosa consiglierebbe a Reja che è in quella stessa situazione?
«Deve pregare per vincere, ma lo dico soprattutto per i tifosi. C’è tanta passione, tanto tifo e per i tifosi è importante. Quell’anno siamo arrivati davanti alla Lazio che aveva una squadra importante. Ho perso qualche tifoso daa’ Roma ma ho acquistato qualche tifoso daa' Lazio».
Come valuta il lavoro di Luis Enrique e Reja?
«La mia è una valutazione tecnica. Luis Enrique è venuto in Italia e cerca di proporre il suo calcio fatto di possesso palla; Reja cambia troppo spesso i moduli, una volta Hernanes gioca al centro, un’altra volta a sinistra e poi non è abituato a lottare per lo scudetto, questo dice la sua lunga carriera».
Nel suo tridente, Totti giocava all’ala sinistra. Oggi dove lo farebbe giocare?
«Per me può giocare in tutte le posizioni di attacco e centrocampo. Forse poteva coprire anche prima la posizioneattuale, ma doveva essere inserito in una squadra organizzata diversamente. Il ruolo di centravanti gli ha fatto male: ha segnato di più, ma se restava all’ala avrebbe avuto meno infortuni. Che poi l’hanno condizionato».
Ha ancora un futuro davanti a sé?
«Per me Totti è ancora il più bravo giocatore d’Italia».
Che ne pensa degli americani che hanno acquistato la Roma?
«Sono abituato al calcio vecchio: per me il presidente deve essere il primo tifoso della squadra e un appassionato, deve aver vissuto dietro la squadra per tanto tempo. Questa mi sembra troppo un’operazione economica. Non è il mio ideale. Anche se oggi per fare calcio ci vogliono soldi».
Lotito che presidente è?
«Non so se Lotito era tifoso della Lazio».
Qual è la squadra che le piace di più in Serie A?
«Il Napoli. Fa bene la fase difensiva e riparte. Per il contropiede ha i giocatori più importanti, tipo Lavezzi».
Nessun commento:
Posta un commento